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Giuseppe Verdi (1813 – 1901) è uno dei musicisti italiani più famosi nel mondo, nell'elitario mondo dell'Opera Lirica le sue opere sono considerate quasi “popolari”, tanto che nel centenario della sua morte, nel 2001: l'intero corpus operistico del compositore emiliano (ben ventotto opere!) venne allestito a Central Park, dalla New York Grand Opera, registrando afflussi da concerto rock, con tanto di gente che faceva a pugni per gli ultimi biglietti disponibili. Tra l'altro, quella fu l'unica occasione, debitamente registrata dal Guinness Book of Records, in cui tutte le sue opere vennero messe in scena in ordine cronologico, nell'arco di sette anni (il folle regista era Vincent La Selva, italoamericano di Cleveland, regista non abilissimo o famoso, ma certamente tenace).Aida, una delle sue opere più famose, è diventato un musical di Brodway, ri-arrangiato da Elton John, e la Disney aveva iniziato la produzione (poi abbandonata) di un cartone animato su questo soggetto, progetto portato invece a termine nel 2001 dall'italianissima Lanterna Magica, con la colonna sonora composta da Ennio Morricone, un libero adattamento intitolato: Aida degli alberi (con una trama tanto simile a Avatar da spingere il produttore italiano a fare causa a James Cameron).Questi sono solo due esempi di quanto Verdi attraversi ancora la cultura di questo nostro mondo globalizzato. Ma cosa sappiamo veramente di quello che è stato definito, non senza ragioni, il nostro Mozart? Ho voluto indagare un po' nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettatore a un'opera lirica (basti pensare a “Va' Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfittato per conoscere e far conoscere meglio anche l'Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d'elite, proprio qui: in Italia, la sua patria d'origine!Il risultato – grazie anche all'aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è stata la scoperta che Verdi e l'Opera sono tutt'altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie.

 

VIVA VERDI

questa non è

una musica per vecchi

 La via dei Giusti

è come la luce del soleche va risplendendo sempre piùfino a giorno pieno.

 

Proverbi 4,8

Corrado CalimaniPresidente Comunità Ebraica di Venezia

 

 

Nel panorama delle iniziative che la Regione del Veneto propone, un ruolo molto importante viene ricoperto dalle attività dedicate alla riscoperta e alla rilettura di significative personalità legate al nostro territorio. La “Legge per le Celebrazioni” (L.R. 16.3.2006, n.4) ha permesso in questi anni di valorizzare e promuovere figure di straordinaria importanza, personalità a volte meno conosciute, a volte spesso trascurate, ma di grande spessore. È il caso di Elio Gallina, storico notaio trevigiano che durante il periodo in cui furono in vigore le leggi razziali sfruttò la propria professione per aiutare i perseguitati dal fascismo e dal nazismo procurando loro nuove identità, riuscendo a metterli al riparo dal più abominevole genocidio che si stava perpetrando nella storia. Un esempio, quindi, di straordinaria umanità in grado di scuotere le coscienze. E, quindi, nel centenario della sua nascita, la Regione del Veneto ha ritenuto importante sostenere la costituzione di un “Comitato regionale per le celebrazioni di Elio Gallina”, con il compito di promuoverne e valorizzarne la figura specialmente fra i giovani, con proposte culturali pensate per loro e che animeranno il nuovo anno scolastico proponendo la conoscenza di una tra le più complesse e toccanti vicende umane del nostro tempo.

 

ELIO GALLINA

un eroe invisibile

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